“L’idea della sedia O chair è nata da un acchiappasogni che mia figlia Evie fece per il mio compleanno. Mi piaceva la trama e la sua semplicità di realizzazione. Mi ha ricordato le possibilità che abbiamo in Senegal: tessere a mano su una struttura semplice. Ho immaginato che il cerchio potesse diventare lo schienale che circonda chi si siede come un’aura”.